Nota dell’autore: in questo articolo faccio nomi e cognomi, consiglio eventi a pagamento e marchi. Inutile girarci sopra per mostrare imparzialità quando le cose vanno dette chiaramente (segreto di pulcinella). Chiaramente, un buon disclaimer riporta quanto segue: i fatti riportati e le opinioni espresse in questo articolo non rappresentano il punto di vista ufficiale della società Farmagalenica SRL, ma solo dell’Autore dell’articolo.
Già, come? Come diventare Farmacista Preparatore in Italia?
Faccio notare la “F” e la “P” maiuscola. Sempre più farmacisti contattano Farmagalenica per sapere qual è il percorso che un Farmacista deve fare per arrivare a lavorare in un laboratorio galenico di una Farmacia: in poche parole, come diventare Farmacista Galenista.
Versione (troppo) breve
Laurearsi in Farmacia o Chimica e Tecnologia Farmaceutica (CTF).
Versione lunga
Premesso che la Laurea Magistrale in Farmacia o in CTF consente de facto di operare in un Laboratorio Galenico, è fondamentale riconoscere che:
- l’Università forma pochissimo in Galenica
- il Farmacista che esce dall’Università sa realizzare solo alcune forme farmaceutiche (soluzioni, cartine e creme per lo più)
- di queste forme farmaceutiche, i metodi di preparazione sono quelli “artigianali” (spatola, piastra in marmo, bacchetta di vetro) quando oggi è più che mai assolutamente necessario lavorare con attrezzature e macchine semiautomatiche o automatiche per garantire una qualità superiore.
- come tutto, anche la tecnica farmaceutica si evolve continuamente: all’Università si lavora spesso con lanolina e vaselina, ma la fuori c’è ben altro (poloxamer, carbopol, polimeri, ludipress, ecc…)
Cosa serve dunque? Di seguito elenco 5 cose importantissimi e fondamentali da percorrere per poter arrivare a padroneggiare l’Arte. Ce n’è anche una sesta, forse la più importante, ma che richiede inesorabilmente tempo: l’esperienza.
Le 5 cose per diventare Farmacista Preparatore
1. Un corso SERIO di legislazione farmaceutica
Inutile imparare l’Arte se poi non si sa cosa, come e quando preparare.
Può sembrare fuori luogo indicare come prima necessità per un Farmacista Preparatore… un corso di legislazione. Ma non si parla di Galenica, quindi tecnologia?
Si, si parla di “Galenica”, non di “galenica” (se non capite, rileggete la frase più e più volte ;-)): questo per sapere
- preparare questo e quell’altro senza poi sapere se si può fare (cioè si è legittimati a prepararlo)
- se si può vendere senza ricetta (magari lo posso preparare in laboratorio, ma per venderlo serve ricetta medica)
Aggiungo anche che, peggio di così, c’è solo l’essere pienamente consapevoli che una determinata preparazione non si può ne fare ne vendere, ma si decide in libertà di farla lo stesso o venderla lo stesso.
Quindi: sapere come spedire una ricetta, che tipo di ricetta serve, le indicazioni terapeutiche, i formalismi, durata, conservazione della documentazione, ecc…
Ripeto ancora una volta: inutile saper “fare” se poi non padroneggiate la normativa che vi permette di sapere come, cosa, quando e perché fare!
2. Un corso teorico di base sulle basi della Galenica
Chi ben comincia è a metà dell’opera.
Prima di entrare in laboratorio con la spatola sguainata :-D, è necessario conoscere i fondamenti della preparazione dei farmaci.
Ad esempio:
- cosa sono i “tipi” di capsule?
- Cosa sono e che differenza c’è tra eccipienti lipofili e idrofili in un unguento e quando usare uno piuttosto che l’altro?
- Quanti tipi di gel esistono?
- Come si calcolano le proporzioni dei vari principi attivi?
- Eccetera.
Per questo, oltre a corsi residenziali teorici (SIFAP o alcuni del Dr. Bresciani), l’alleato numero uno è sicuramente un buon testo galenico. Al termine dell’elenco numerato troverete indicazioni sui testi.
Tutto questo serve anche per permettervi di partecipare ai corsi pratici senza che vi guardiate intorno spaesati, che ascoltiate il docente senza capire nulla (o poco più) o che osserviate quella polvere bianca con innaturale curiosità chiedendovi cos’è (amido di mais, comunque :-)).
3. Un corso pratico sulle basi della Galenica
Mescolare e shakerare tutti insieme non serve a preparare un buon farmaco
Dr. Marco Ternelli
Questo è un punto facoltativo, nel senso che non è fondamentale e non preclude a nulla.
Prima di avvicinarsi ad un corso pratico avanzato (sia in senso di forme farmaceutiche innovative, sia per sviscerare la forme farmaceutiche più classiche) è importante padroneggiare dal punto di vista tecnico/manuale l’Arte nelle preparazioni più comuni.
A titolo di esempio:
- sapere come miscelare le polveri, setacciarle, usare le diluizioni geometriche, eccetera.
- sapere come riempire le capsule in una incapsulatrice manuale (evitare di pressare le polveri)
- sapere come si realizza un’emulsione (fase lipofila e fase acquosa)
- sapere come preparare una soluzione (a dispetto di quanto “molti” credano, non basta mescolare e scaldare per ottenere un buon minoxidil…)
- sapere
4. Un corso pratico “pesante” avanzato
Qui si esce Galenisti
Ora che conosciamo la legislazione, abbiamo le nozioni teoriche di base, un po’ di pratica, cosa ci manca ancora? Beh, direi TUTTO. Manca la piena conoscenza e
Che corsi pratici seguire? La mia personale esperienza mi consente di elencarvi quelli di cui sono a conoscenza: Scuola Galenica Permanente della SIFAP, Scuola Galenica di UTIFAR, corsi ACEF, corsi del Dr. Bresciani, Farmalabor Campus.
Tra tutti questi il mio consiglio va alla scuola che ho frequentato (e che frequento, da oltre 8 anni) ovvero i corsi organizzati dal Dr. Peter Jager a Cortona (Arezzo – Toscana): posso senza dubbio dire che l’80% delle mie conoscenze approfondite (medio – avanzate) nasce da quei corsi.
Nella scuola di galenica del Dr. Peter Jager, si impareranno
- la teoria di tutte le “classiche” forme farmaceutiche (capsule, unguenti, pomate, lozioni, gel, ecc…), con lezioni in aula
- la pratica di tutte le “classiche” forme farmaceutiche (capsule, unguenti, pomate, lozioni, ecc…), con lezioni in laboratorio
- la teoria di forme farmaceutiche avanzate ed innovative (compresse orosolubili, compresse liofilizzate, gel transdermici, paste orali, capsule con oli)
- la pratica di forme farmaceutiche avanzate ed innovative (compresse orosolubili, compresse liofilizzate, gel transdermici, paste orali, capsule con oli) con lezioni in laboratorio
- corsi specifici (teoria e pratica) su preparazioni “impegnative” quali compresse, colliri sterili, supposte, ovuli.
- formulazioni specifiche galeniche in base al settore: veterinaria, pediatria, diabetologia, tricologia, sportivi, eccetera.
- le differenti attrezzature da utilizzare in laboratorio (turboemulsori, agitatori a pale, Topitek o Citounguetor, mulini, piastre, comprimitrici, ecc…)
Insomma, chi più ne ha, più ne metta. Il corso è lungo e impegnativo, ma ne vale davvero la pena (comunque è strutturato a moduli indipendenti uno dall’altro, si può partecipare ad alcuni e saltarne altri). E una cosa importante: nell’esperienza che ho avuto, posso dire che un’aspetto fondamentale della Scuola del Dr. Jager è che, pur essendo appunto una scuola, si diventa tutti amici oltre che colleghi.
5. (eventualmente) Un master Universitario
Last but not least
Ma ricordate: una volta affrontati tutti i punti, vi rimarrà quello più importante: l’esperienza! Con il passare degli anni in un laboratorio proverete, sbaglierete, imparerete dagli errori, sperimenterete, scoprirete (chissà!).
Alcuni Master che conosco:
- Università di Camerino
- Università di Roma “La Sapienza”
Quali libri di testo per la Galenica sono obbligatori per il Farmacista Preparatore?
Da questo punto di vista, gioco facile: volete sapere qual’è il testo da usare che contenga formule, indicazioni pratiche, legislazione aggiornata, nuove composizioni, ecc…?
Non esiste!
O meglio, c’è solo un testo che si ispira e avvicina a quanto scritto sopra: il “Manuale delle Preparazioni Galeniche” del Dr. Franco Bettiol. Lo consiglio per forza di cose, sia perché come dicevo è (era?) davvero l’unico testo completo (parla della tecnica farmaceutica, delle attrezzature, delle formulazioni della normativa) sia perché .
- dal punto di vista formulativo è ricchissimo di preparazioni e formule; molte però sono (secondo me) di valore puramente “storico” avendo pochissime possibilità di reale utilizzo; altre volte sono pure presenti errori nella formulazione.
- l’indice è pessimo: pochissime pagine a fronte di tantissime formule rendono difficoltoso (e a volte impossibile) localizzare la formula cercata, pur presente sul testo, ma introvabile perché riportata con un altro nome o sinonimo.
- è uscita una ristampa del testo del Dr. Bettiol (datata aprile 2018) con aggiornamenti e correzioni a problemi di cui parlavo sopra; come già detto, ad oggi è l’unico testo “completo” per chi vuole iniziare.
Il testo (in formato cartaceo o digitale in PDF) “Manuale delle preparazioni galeniche” del Dr. Franco Bettiol può essere acquistato al seguente indirizzo internet.
Degno di nota è anche il Formulario Galenico Terapeutico del Dr. Giuseppe Palmiotto.
Del 2015, contiene ben 720 formulazioni e ha il vantaggio che molte sono davvero di uso comune e attuale, oltre ad avere un indice ben strutturato che consente di trovare quel che si cerca (sembra banale, ma con il testo del Bettiol questo è spesso un problema).
Il testo è reperibile a questo indirizzo.
Esistono poi altri testi “galenici” con formulari:
- il Formulario Galenico Europeo del Dr. Peter Jager (non ci spendo parole perché è già stato recensito su Farmagalenica.it)
- il Prontuario per Farmacisti e Medici della CISAF
- il Prontuario Pratico di Galenica della Dr.ssa Brusa
- Manuale delle preparazioni veterinarie di Franco Bettiol, Adalberto Fabbriconi, Piero Lussignoli
- Terapie odontostomatologiche con farmaci galenici innovativi di Franco Bettiol, Adalberto Fabbriconi, Piero Lussignoli
- Il galenista e il laboratorio di Massimo Frongia e Luca Casettari
In Italia c’è bisogno di Galenica (non galenica, “g”-minuscola) e di Farmacisti Preparatori!
Una postilla di chiusura: quindi essere Farmacisti Galenisti Preparatori è meraviglioso? Sono tutte luci?
Un’ombra c’è: ricordatevi che preparare Farmaci in Farmacia vi porterà via una cosa molto preziosa: il tempo! Mi piace dire: “La Galenica ti succhia via il tempo, può spolparti di energie”!
Tenetene conto nelle vostre scelte.
Buongiorno, vi contatto perchè il vostro articolo è stato molto utile e speravo di ricevere un consiglio. Da quando mi sono laureata (CTF, ormai circa 11 anni fa) ho “inseguito” la carriera della ricercatrice in ambito di formulazioni farmaceutiche avanzate. Ho conseguito un dottorato all’estero in ingegnerica chimica, ho fatto alcune pubblicazioni in ambito accademico e poi come spesso succede, ho deciso di passare all’ambito privato. Per circa 8 anni ho lavorato in industrie multinazionali private spaziando dalle formulazioni fino all’ambito analitico farmaceutico. Tuttavia, da sempre ho avuto una grande passione verso la galenica. Non voglio dilungarmi sui dettagli per… Leggi il resto »
Salve,
sono una studentessa di Farmacia, ho avuto l’opportunità di svolgere il tirocinio curriculare anche nel laboratorio galenico della farmacia. In attesa di concludere gli studi posso candidarmi come tecnico di laboratorio? Quali sono i requisiti necessari?
La ringrazio, saluti.
Salve,
per la normativa attuale, chiunque con un minimo titolo di studio può lavorare come tecnico in un laboratorio galenico. Può trovare un approfondimento qui: https://galenica.my.canva.site/tecnico
Buonasera, mi sono appena laureata in Farmacia e vorrei specializzarmi nella preparazione di prodotti di tipo veterinario. Quindi vorrei approfondire la galenica da un punto di vista di formulazioni veterinarie più che uso umano, ma non riesco a trovare nulla che tratti unicamente questo ambito; né un master, né un corso. Vorrei poter conoscere le formulazioni da poter utilizzare, le interazioni tra principi attivi, ma nell’uso animale. Potete aiutarmi? Esiste qualche corso che possa fornirmi tali conoscenze? Grazie mille e buona giornata!
Salve, non lo trova perché non esiste. O meglio, non esiste un unico corso che tratti solo veterinaria. Ci sono i master della Sapienza di Roma che hanno lezioni sulla veterinaria. O la scuola di Galenica di Cortona del Dr. Jager che ha 1 sessione dedicata esclusivamente alla veterinaria.
Ma qualcosa del “solo ed esclusivamente veterinario” non c’è (che io sappia, ma sono abbastanza certo).
Buonasera, sono un farmacista dipendente che da circa 14 anni lavora principalmente nel laboratorio della farmacia. Sono io che gestisco e preparo tutto per un venduto annuale pari a circa 100 mila euro. Fatta questa premessa vorrei sapere se ne vale la pena fare corsi di galenica per migliorare il mio operato considerando che ci sono preparazioni che richiedono 5 minuti con un onorario da 30€. Dove posso trovare la motivazione di apprendere e migliorarmi con sacrifici, tempo ed energie spese, per ritrovarmi i soliti 9€ scarsi all’ora quando di onorario all’ora mi capita spesso di raggiungere anche 150€? Scusate… Leggi il resto »
Salve,
vale assolutamente la pena.
La Galenica necessita di Galenista, non cuochi con il camice. Quindi ben vengano persone che vogliono formarsi.
Quanto al discorso economico: in farmacia, un farmacista è 1° livello e come minimo ha circa 14€/h netti se neuloaureato (lascio https://farmacistiallavoro.it/2017/02/02/il-vero-costo-di-un-collaboratore/ per approfondire). Che contratto ha? Perché avendo 14 anni di lavoro di scatti ce ne sono tanti.
Nota mia personale: le preparazioni da 5 minuti non esistono. E se esistono… va ripensato il modo di lavoro (cross contamination, pulizia, tracciabilità, lavaggio, ecc…). Lo dice uno che paga 2000€+/mese i colleghi del laboratorio.
Salve, cortesemente un’informazione. Sono laureata in Chimica vecchio ordinamento. Vorrei sapere se per approcciare il modo della Galenica è necessario prima laurearsi in farmacia o CTF. Grazie mille
Salve, lei potrebbe lavorare come tecnico, con la presenza “in vigilando” del Farmacista, in base a quanto stabilito dalle NBP, ossia essere adibita alle preparazioni semplici e ripetitive.
Ciao, io sto studiando farmacia e subito dopo la laurea vorrei poter lavorare in un laboratorio galenico ma specializzato in preparazioni fitoterapiche… vorrei essere un farmacista fitopreparatore, so che ovviamente dovrò fare eventualmente un master in fitoterapia però nel frattempo subito dopo la laurea posso sperare di trovare un lavoro simile? grazie!
Salve, la risposta è sì, potrebbe già lavorarci.
Il punto è: trovarne. I laboratori galenici non sono tantissimi e non è detto che siano specializzati SOLO in fitoterapia. Ma la possibilità c’è, specie al Nord, zone trentino, Veneto, Aosta, Bolzano, ecc.. dove c’è una cultura fitoterapica molto diffusa.
Salve!!!vorrei approcciare alle preparazioni galeniche, ho letto il suo articolo dove specifica che bisogna partire dalla teoria quindi volevo un suo consiglio su un corso SERIO di legislazione farmaceutica e su un corso teorico e pratico sulle BASI della Galenica.
Grazie mille per i consigli
Salve,
personalmente consiglio i corsi base della scuola galenica di Cortona di Peter Jager per quanto riguarda la pratica.
Per la Legislazione, corsi base sono quelli della SIFAP.
Salve sono una collega farmacista vorrei se possibile un chiarimento sulla possibilità di allestire e vendere senza ricetta soluzioni di minoxidil al 5% anche per volumi superiori a 60 ml. Grazie
Salve, è un vecchia querelle nata da una interpretazione sbagliata risposta per EMAIL (per email!) da un funzionario. Ma è stata definitivamente risolta con l’ultimo aggiornamento della Tabella 4. Infatti, la Tabella 4 è SPECIFICA nel definire che fino al 5% di concentrazione NON è richiesta la ricetta medica, rivolgendosi all’officinale che, per definizione, non ha alcun limite quantitativo se non quello della scala ridotta (3000 g). DOPO questo, la nuova nota della Tabella 4 dice che ecc… ecc… ma questo rappresenta solo un plus rispetto a quanto stabilito nei vari punti della Tabella, senza nulla modificare una precedente disposizione.… Leggi il resto »
Salve, sono un farmacista emiliano e avrei un quesito, la galenica mi interessa abbastanza e mi piacerebbe praticarla piu’ seriamente… tuttavia mi chiedevo una cosa, ma seguire una specializzazione di questo tipo per un farmacista dipendente oltre ad essere un eventuale incentivo all’ assunzione e’ una cosa che ha anche un maggior ritorno economico per lo stesso? o e’ una specializzazione che in una farmacia nella media conferisce in piu’ una pacca sulla spalla e un “bravo adesso puoi fare anche questo”.Mi spiace essere cosi terra a terra, ma i corsi costano, e chiedere permessi per poterli frequentare e’ sicuramente… Leggi il resto »
Non esiste una specializzazione che per contratto nazionale dia una remunerazione maggiore. È per spirito di conoscenza e crescita personale. È poi abilità del singolo trovare LA Farmacia che fa Galenica (g maiuscola, quindi non “vaselina salicilica” + “minoxidil solfato soluzione” + “capsule naturali per colesterolo” = facciamo un pacco ddi galenica): in questa farmacia, se davvero c’è la conoscenza della Galenica certamente un titolare saprà valorizzare il collaboratore aumentando lo stipendio base a chi è meritevole. Io ho fatto così. Quindi ritorni economici concreti? Eccome, e soddisfazioni anche! Ma: conoscenza ECCEZIONALE della Galenica STRAORDINARIO valore aggiunto da fornire al… Leggi il resto »